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DI CASA A TORTONA “IL DIVISIONISMO”

Ha una chicca in serbo per i suoi visitatori, la città delle fragole. A Tortona, nella Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio, è allestita l’esposizione permanente de “il Divisionismo”, il fenomeno artistico italiano affermatosi tra Ottocento e Novecento, una testimonianza che approfondisce la nascita, la formazione e lo sviluppo di un fenomeno artistico italiano di primaria importanza. Nei due piani dell’esposizione si possono ammirare, insieme con quelle di Giuseppe Pellizza da Volpedo, le oltre ottanta opere significative di celebri artisti italiani protagonisti della “pittura divisa”: Carlo Fornara, Emilio Longoni, Angelo Morbelli, Plinio Nomellini, Gaetano Previati, Giovanni Segantini e numerosi altri. La Pinacoteca, alloggiata presso il Palazzetto medievale di Corso Longoni angolo Piazza Duomo, rappresenta di fatto un unicum nel panorama museale italiano; i capolavori lì esposti testimoniano il cosiddetto “primo dibattito” svoltosi a Milano negli anni 1891-1898 tra gli artisti italiani che si dedicarono alla divisione del colore, differenziandosi dal pointillisme francese, protagonisti impegnati nel forte legame sociale non disgiunto da una certa propensione simbolista tipici dell’epoca. Concetti che – per altro – la città attuale, afflitta dalla crisi post-industriale che l’attraversa, sembra cogliere pienamente. In questo contesto espositivo spiccano per intensità oltre che per attualità concettuale capolavori quali Piazza Caricamento di Plinio Novellini, Mi ricordo quand’ero fanciulla di Angelo Morbelli, Il seminatore di Carlo Fornara, Ona stadera (La venditrice di frutta) di Emilio Longoni cui si affiancano opere altrettanto significative di Segantini, Previati e Giuseppe Pellizza, di cui spicca il celebre dipinto La processione.                                                                                                                                                                                                              L’unicità della collezione deriva anche dalla presenza di opere di notevole originalità di firme meno conosciute: Cariatidi di Baldassarre Longoni, Lavoro notturno alla stazione Termini di Giovanni Battista Crema e Il traino del cannone di Giuseppe Cominetti. Tra gli esponenti dei diversi divisionismi ha il suo meritato spazio il tortonese Angelo Barabino, cui è stato attribuito un doveroso omaggio con una sala espositiva dedicata, che ne rappresenta la produzione più intensa e creativa.                                                                                                                                                                              A differenza del catalogo della collezione che segue un ordine cronologico, l’allestimento dell’esposizione mira a evidenziare anche le affinità tra le diverse aree geografiche degli autori, con risultati talvolta  sorprendenti.

La Pinacoteca, che è in collegamento con i Musei di Pellizza a Volpedo, è visitabile nei pomeriggi dei giorni di sabato e domenica ed è in grado di proporre visite guidate per gruppi e scolaresche. Per quest’ultime, su prenotazione, è in grado di allestire laboratori didattici. Info: 0131.822963 – www.fondazionecrtortona.it

Immagine: Plinio Novellini – Mattino in fabbrica 1893

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