Come fare a rilanciare il settore vacanziero nostrano? L’interrogativo è rimbalzato nelle sale convegni della BIT, Borsa Internazionale del Turismo (che si è conclusa a Milano qualche settimana fa) mentre, dati alla mano, si analizzava l’andamento dell’ultimo anno di un comparto economico (quello turistico) offertoci generosamente dal destino e che per questo deve rappresentare una delle leve per la crescita economica del nostro Paese.
Il posizionamento del Belpaese nella classifica della competitività turistica resta piuttosto deludente: il nostro paese figura al 26° posto a livello mondiale e al 18° in ambito europeo ( dati 2012 World Economic Forum). Sono 7 i milioni di pernottamenti persi secondo Federalberghi, che pesano gravemente anche sull’occupazione. Così, dai microfoni dei relatori intervenuti in BIT si sono inanellati fiumi di cause (prezzi non competitivi, sicurezza, normativa, tassazione, infrastrutture insufficienti …) e di proposte solutive (agevolazioni fiscali, abolizione della tassa di soggiorno, semplificazione dell’accesso al credito, facilitazione del rilascio dei visti, formazione migliore e adeguata…). A cui si aggiunga la necessità di una comunicazione verso l’esterno meno frammentata e possibilmente mirata ai Paesi emergenti della domanda turistica (BRIC, per intenderci) che “tirano la volata” al settore (alla voce “spesa dei viaggiatori” la Cina segna +30% e la Russia +15%). In realtà, il turismo mondiale è in crescita: secondo le stime UNWTO il miliardo di turisti in viaggio lo scorso anno si incrementerà fino a raggiungere 1.8 miliardi entro il 2030.
Nel nostro Paese l’industria turistica ha risentito della crisi economica, ma i minori flussi di italiani (-22% circa nel 2012 secondo Ont-Osservatorio Nazionale del Turismo) sono stati parzialmente compensati dagli stranieri e dall’incremento a livello di spesa, Siamo appunto noi Italiani, che rappresentiamo il 57% del mercato turistico dello Stivale, ad aver frenato sulle vacanze. I nostri viaggi verso mete nostrane (che rappresentano il 79,4% del complesso dei viaggi) subiscono un calo dell’8,3%. Diminuiscono le vacanze in montagna, le visite a città o località d’arte e il turismo d’affari. Aumentano,invece, le vacanze al lago, in campagna e in collina.
In particolare, un settore che non sente crisi è quello del turismo accessibile. Per offerta accessibile s’intende l’insieme di servizi e strutture in grado di permettere ai viaggiatori con bisogni speciali la fruizione della vacanza e del tempo libero senza ostacoli e difficoltà. E chi sono queste persone? I turisti con esigenze speciali possono essere gli anziani, le persone con disabilità motoria o limitazioni di tipo sensoriale, le persone con esigenze dietetiche o con problemi di allergie, donne in gravidanza, disabili temporanei,famiglie con bambini piccoli…
Le ultime statistiche disponibili indicano che, solo in Italia, le persone con disabilità sono 4 milioni e in Europa sono circa 130 milioni, dato che si stima poter crescere fino a 260 milioni, tenendo presente che i turisti con disabilità viaggiano accompagnati. Il tutto per un indotto di 166 miliardi di euro. Mercato che, per il suo 90%, rimane però solo potenziale in termini turistici. Sono numeri considerevoli che danno un’idea di quanto potrebbe essere importante per l’Italia concentrare attenzione su questa realtà. Non solo in nome di un valore etico, ma anche per cogliere un’importante opportunità economica.
Ecco perché quest’anno in Bit è stata dedicata un’intera area al tema del turismo accessibile, che ha visto l’organizzazione di oltre 30 seminari e la presentazione del “Libro Bianco sul Turismo Accessibile” ( a cura del Comitato per la Promozione e il Sostegno del Turismo Accessibile), una pubblicazione, la prima in Italia, che racchiude oltre 350 buone pratiche e progetti riguardanti il turismo per tutti. Il libro apre con la descrizione del “mercato” di riferimento nel suo binomio domanda-offerta. L’offerta è la stessa che si rivolge a tutti i turisti, ma con in più l’insieme di servizi, strutture, professionalità ed attenzioni che consentono ai clienti con bisogni speciali di fruire della vacanza e del tempo libero in modo appagante, senza ostacoli né difficoltà, e quindi in condizioni di autonomia, sicurezza e comfort. Secondo il Libro Bianco le regioni italiane più attive sul segmento sono Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, con oltre 35 progetti ciascuna. Si posizionano bene anche Piemonte, Liguria, Veneto, Lazio e Sicilia.
Una risposta importante, a significare che tante parole fatte non sono buttate al vento, arriva da Vicenza, dove in questi giorni, dal 21 al 24 marzo, va in scena Gitando.all, (nell’ambito di Gitando) , il salone del turismo e dello sport accessibile, organizzato dalla Fiera cittadina, dalla Regione Veneto e dal network V4A®. Quest’ultimo, Village for all, (marchio di qualità dell’Ospitalità Accessibile, che ha come obiettivo l’inclusione turistica di tutti e la promozione dell’attività sportiva per tutti) ha firmato una serie di interessanti appuntamenti volti a trasferire il concetto che migliori strutture ricettive, campi sportivi attrezzati, città aperte ad ogni tipo di pubblico (qualunque sia il grado di abilità di ciascuno) significano una maggior qualità per tutti. Fra questi eventi, si terrà il Meeting Internazionale del Turismo Accessibile, in cui s’intende ricercare e presentare agli operatori del settore le “best practice internazionali”, che tradotto in termini concreti significa che chi lavora nel turismo e desideri rispondere alle esigenze della domanda della nicchia “accessibile”, può confrontarsi con le esperienze di chi è già sceso in campo. Inoltre, la fiera è sede delle trattative fra operatori internazionali per la vendita del prodotto turistico accessibile italiano. In più, un settore di Gitando.all è dedicato alla collocazione lavorativa delle persone disabili in realtà turistiche, “perché dove vanno in vacanza persone disabili, possono lavorare persone disabili”. Infine, si svolgerà la Tavola Rotonda sul Business for all dal titolo “Retail for all. Il valore dell’accessibilità per una retail experience & fun adatta a tutti i consumatori”, che ha lo scopo di promuovere una riflessione sul tema delle “zero barriere” negli esercizi commerciali, con particolare riferimento ad anziani, disabili e famiglie con bambini piccoli, per permettere a tutti di vivere una shopping experience piacevole, minimizzando le limitazioni fisiche di mobilità e di accessibilità ai prodotti.
Un evento importante questo di Vicenza; una tappa di un percorso che contribuisce al rilancio del settore vacanziero nostrano. Anche in considerazione del fatto che Gitando.all è il trampolino di lancio della campagna di comunicazione nazionale ed internazionale “Italia ospitalità per tutti”, a cura del Ministero del Turismo.
“Le aziende che investono sulla qualità dei servizi e che quindi si propongono come strutture accessibili a tutti non risentono della crisi, non parlano di recessione.”. Su questo dato ci invita a meditare Roberto Vitali, presidente di Village for All.
Immagine: V4A®