La nuova e seconda edizione del Torino Jazz Festival, che si svolge dal 26 aprile al 1° maggio, è stata pensata come un mosaico di musiche, libri, voci, fotografie, film e performance che lo spettatore potrà disegnare e percorrere a proprio gusto. Gli eventi di TJF, rigorosamente gratuiti, si svolgeranno per le strade, nelle piazze, nei palazzi, sul fiume, nei circoli, camminando con i musicisti o ballando sotto il palco. I luoghi del TJF sono gli stessi dello scorso anno: il main festival è di casa nelle piazze Castello e Valdo Fusi, il fringe (panoramica sul jazz contemporaneo tra ricerche sonore sperimentali e creazioni estemporanee) tra i Murazzi lungo il Po e i locali vicini. In altri spazi del centro città si svolgeranno mostre, incontri letterari, rassegne cinematografiche, lezioni, workshop ed eventi a tema. La vocazione internazionale di Torino quest’anno offre un’attenzione particolare ai vicini d’Oltralpe con un “Focus Francia” che include scambi artistici con il Festival del jazz di Nantes, il Conservatorio di Parigi, la Cité de la Musique (una mostra multimediale su Django Reinhardt), un’esposizione fotografica dedicata a Guy Le Querrec e performance realizzate con gruppi francesi o misti italo-francesi come Odwalla. La kermesse jazzistica terminerà il 1° maggio con una maratona musicale che partirà da piazzale Valdo Fusi per arrivare in piazza Castello.
INTORNO AL FESTIVAL.
Dal 21 aprile al 1° maggio al Museo Regionale Di Scienze Naturali: ARS CAPTIVA GROOVE. L’evento coglie l’opportunità offerta dal Torino Jazz Festival di creare un nesso tra giovane arte e musica. L’edizione 2013 presenta una serie di opere ed eventi ispirati alla tematica groove, cioè all’humus originario della musica nera che costituisce il nucleo ritmico e dinamico dell’improvvisazione. Ne sono scaturiti video, installazioni, sonorizzazioni d’ambiente, performance a carattere acustico-teatrale-coreografico, tutti realizzati a conclusione di un percorso formativo originale e strettamente collegati agli spazi aulici del Museo Regionale di Scienze Naturali.
Dal 21 aprile al 1° maggio al Museo Regionale Di Scienze Naturali: JAZZ DE J À ZZ. Oltre cinquanta scatti del fotografo Guy Le Querrec (Magnum Photos) al Museo Regionale di Scienze Naturali. La mostra racconta per immagini alcuni dei più grandi musicisti del secolo passato: Thelonious Monk, Miles Davis, Ray Charles, Phil Woods, Sun Ra, Dizzie Gillespie, Nina Simone, Ben Webster, Herbie Hancock a Dexter Gordon e tanti altri. L’immediatezza e la bellezza delle fotografie avvicineranno lo spettatore all’atmosfera jazz.
Dal 26 al 30 aprile al Circolo dei Lettori: DJANGO, SWING DE PARIS. Per questo importante anniversario il Torino Jazz Festival, che dedica l’edizione 2013 alla Francia, ha portato in Italia la versione multimediale della mostra Django, Swing de Paris organizzata dalla Cité de la Musique di Parigi. La mostra, oltre a consentire la visione di documenti rari sulla vita e l’arte del chitarrista gitano Django – comprese le lettere, gli spartiti e i manifesti – darà la possibilità di consultare al computer fotografie, visionare filmati e ascoltare musica per toccare con mano la vicenda umana e artistica del genio del suono.
Dal 26 al 30 aprile al Cinema Massimo: LA FIGURA DI KRZYSZTOF T. KOMEDA. Compositore, jazzista e scrittore delle partiture di alcuni fra i più importanti film polacchi di Wajda, Polanski e Skolimowski è il filo conduttore della rassegna cinematografica Torino Jazz Festival. La musica per film di Krzysztof Komeda. Inoltre, sabato 27, alle ore 18.30, il critico musicale Guido Michelone dedicherà una conferenza a “Krzysztof Komeda: un genio del jazz per il cinema degli anni Sessanta” a cui è abbinata la proiezione di quattro cortometraggi di Polanski. Ai film si aggiunge il restauro di “Cul de sac”, inserito nel programma di Magnifiche Visioni.
Informazioni: www.torinojazzfestival.it
Immagine: TJF