Rimane meno di un mese per visitare a Rovigo l’originale esposizione dedicata alle opere degli artisti italiani della seconda metà dell’Ottocento che lavorarono per la famosa Galleria Goupil di Parigi. La mostra ricostruisce l’esatta consistenza delle opere dei circa cento artisti italiani che lavorarono per la Maison, soffermandosi anche sul contesto storico, artistico e sociale che permise il formarsi di un nuovo gusto borghese.
La Galleria annoverava tra le sue fila pittori di diversa provenienza e formazione (francesi, italiani, spagnoli, ungheresi), una scuderia di artisti che, uniti da un comune progetto e sentimento, dipinsero scene di vita quotidiana e di genere, ambientate in eleganti interni o in ombrosi giardini, scene in costume, pompeiano o settecentesco, vedute urbane e paesaggi animati. Opere che divennero immediatamente popolari e apprezzate da critici e mercanti, creando e alimentando un gusto collezionistico di respiro europeo e internazionale, i cui effetti proseguiranno ben oltre gli inizi del Novecento.
Quella proposta a Palazzo Roverella di Rovigo è una mostra inedita, che raccoglie opere reperite in collezioni inseguite dal curatore della mostra nei loro infiniti passaggi di mano, dal momento del loro acquisto presso la Galleria Goupil ad oggi. Basti dire, ad esempio, dello Sposalizio in Basilicata di Giacomo Di Chirico, ritrovato in Messico e qui esposto per la prima volta al pubblico dopo 136 anni. I pittori italiani ricordati nei registri della Maison Goupil sono circa cento e la mostra li documenta attraverso le opere da loro realizzate per la galleria parigina, per la prima volta qui organicamente riunite.
Informazioni: http://www.mostragoupil.it
Immagine: www.mostragoupil.com
Vittorio Corcos, “Le Istitutrici ai Campi Elisi”, Carpi-collezione Palazzo Foresti
Giacomo Di Chirico, “La sposa del Prefetto” collezione privata
Antonio Mancini, “Adieu Paris!”, Londra -National Gallery