C’era, una volta, l’Italia. Tutte le belle favole cominciano così. Quella che la città di Asti racconta nei suoi Palazzi Mazzetti, Alfieri e Ottolenghi è la favola dell’Italia bella, entusiasta, inedita, creativa. Che ce l’ha fatta a uscire dalle rovine e dalla crisi del Dopoguerra. L’Italia che ha consegnato al mondo le sue invenzioni tra il ’45 e il ’70, che dettano ancora legge dopo oltre quarant’anni: oggetti di design, capi d’alta moda, le invenzioni della tecnologia e della chimica industriali. Una storia, “la Rinascita. Storie dell’Italia che ce l’ha fatta”, che comprende autentiche opere d’arte d’ingegno e di mestiere: giochi, casalinghi e oggetti d’uso domestico, mobili, foto del Touring, gomme Pirelli e calcolatrici Olivetti; i poster di Armando Testa… Una storia articolata per venticinque anni, cui fanno da “spiega” i quadri sinottici e i dati statistici dell’Istat a Palazzo Mazzetti, le parole di Paolo Conte “guida” a Palazzo Ottolenghi e la mediateca di Palazzo Alfieri (Cinema, Radio, Televisione, Letteratura e Cronaca). Bella storia. Che, insieme con l’inventiva e la produzione, testimonia e celebra perentoriamente il filo rosso che lega tutto il periodo frutto di un percorso preciso, della grande dedizione al lavoro che ha contraddistinto più generazioni di donne e uomini che hanno saputo rialzarsi e conquistare il mondo con la loro inventiva, la loro visione, il loro mestiere. Per i visitatori, la Mostra ha anche un’altra non meno importante chiave di lettura: è eloquente esempio-invito a “rinascere” uscendo da un altro dopoguerra, la devastante crisi economica e culturale dei nostri giorni.
Un giudizio ben riassunto da Davide Rampello, già presidente della Triennale di Milano, curatore del padiglione Zero e delle attività artistico-culturali di Expo 2015 e della mostra astigiana inaugurata il 22 giugno: “La lezione che emerge dalla testimonianza esposta nella mostra di Asti è: l’orgoglio del lavoro. L’Italia del boom era piena di artigiani, di tecnici fantasiosi; oggi invece ammiriamo fanaticamente calciatori e chef. E gli altri mestieri sembrano solo fatica”. Appunto: c’era, una volta, l’Italia…
Costellando l’intero periodo della Mostra (dal martedì a domenica dalle 10,30 alle 19,30, fino al tre novembre) numerosi eventi collaterali, culturali ed espositivi, invitano a un sopralluogo nella città dell’Alfieri. E a esplorarne il territorio, il gradevole Monferrato.
Informazioni: www.larinascitaasti.it, www.palazzomazzetti.it