MATERA, SCENARIO DI CULTURA E CINEMA

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Basilicata_Matera

Il 17 ottobre, alle ore 17.50, il presidente della giuria European Capital of Culture (ECoC), Steve Green, ha proclamato il nome della città capitale europea della cultura per il 2019… e la piazza centrale di Matera è esplosa di gioia.

Un bel segnale per l’Italia e per il Mezzogiorno. Matera – Capitale Europea della Cultura 2019, un riconoscimento che per la città lucana suona come riscatto di una condizione difficile, vissuta per tanto tempo.

La città ha saputo rigenerarsi attraverso un costruttivo percorso in cui è stata coinvolta anche la sua popolazione (percorso che generò la riabilitazione dei Sassi, che nel 1993 divennero patrimonio dell’umanità UNESCO) e che ora ha un importante stimolo in più per coinvolgere i residenti, tessere relazioni con l’Europa e reinventare il suo capitale storico, con l’obiettivo di produrre cultura. Tutto questo puntando al recupero urbano e alla conservazione del patrimonio, con progetti attivi: dal Museo diffuso, all’Open design School, al restauro dell’Arca di Renzo Piano. E non solo. La città dei Sassi ha già definito dei progetti da condividere con le “rivali” italiane, le altre finaliste ECoC, tra le quali Lecce con cui ha già concluso un primo accordo concreto per la realizzazione di una mostra sul Rinascimento.

 

Così Matera sale alla ribalta internazionale, anche se i suoi scorci non sono nuovi a calpestare quel palcoscenico, essendosi molte volte prestata al grande cinema che l’ha proiettata al mondo.

Sono tante le sceneggiature raccontate a Matera con la macchina da presa (oltre 40 in totale in Basilicata). A sfogliare i fotogrammi girati tra le sue strade si parte dal neorealismo, con Mezzogiorno qualcosa è cambiato (1949) di Carlo Lizzani, Le due sorelle di Mario Volpe e La Lupa di Alberto Lattuada. Negli anni Sessanta la città dei Sassi è il set di Italia 61 di Jan Lenica, girato in Circarama, che costituisce un eccezionale documento nel quale la città dei rioni di tufo è ritratta a 360°.

Ma il miracolo cinematografico è del 1964, quando Pier Paolo Pasolini sceglie la location lucana per girare il suo capolavoro: Il Vangelo secondo Matteo, dove il deserto roccioso della Palestina sono i Sassi di Matera.

E poi a seguire, fra i tanti set, Matera compare in Cristo si è fermato ad Eboli (1979) e in Tre fratelli (1981) di Francesco Rosi. Negli anni novanta la sceglie Tornatore per girare L’uomo delle stelle e nel 2004 è Mel Gibson ad ambientare fra i Sassi il colossal The Passion of Christ.

D’altronde fu proprio  il regista americano a dichiarare: “La prima volta che ho visto Matera ho perso la testa, perché era semplicemente perfetta”.

 

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