“Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza, per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell’arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni”. Henri Matisse, Notes d’un peintre in “La Grande Revue”, 25 dicembre 1908.
Matisse “l’ansioso, il follemente ansioso” – così lo descrive uno dei suoi amici divisionisti – l’uomo considerato uno delle coscienze artistiche più affascinanti del Novecento, è al centro della mostra, da poco inaugurata a Torino a Palazzo Chiablese, intitolata “Matisse e il suo tempo”.
La curatrice Cécile Debray, conservatore del Centre Pompidou, ha prediletto tale prospettiva, fatta di confronti visivi con opere di artisti suoi contemporanei, per cogliere non solo le sottili influenze reciproche o le fonti comuni di ispirazione, ma anche una sorta di “spirito del tempo”, che unisce Matisse e gli altri artisti e che coinvolge momenti finora poco studiati, come il modernismo degli anni quaranta e cinquanta. Opere di Matisse quali Icaro (della serie Jazz del 1947), Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso (1946), interno rosso (1948) sono messe a confronto con i quadri di Picasso, come Nudo con berretto turco (1955), di Braque, come Toeletta davanti alla finestra (1942), di Léger, come Il tempo libero – Omaggio a Louis David (1948-1949).
Concepita in dieci sezioni, secondo un iter cronologico intercalato da approfondimenti tematici, la mostra illustra l’opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897-99) fino alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate, passando attraverso l’avventura del fauvismo, al suo rapporto col cubismo, agli anni trascorsi a Nizza, al tema esotico dell’odalisca (ispirato dai suoi soggiorni in Marocco), alla svolta surrealista, alla stagione del ritorno alla pittura e degli “interni” di Vence negli anni Quaranta, al Modernismo, fino al lascito di Matisse all’Astrattismo.
Questo omaggio torinese a Matisse si realizza a Palazzo Chiablese, mentre la Galleria d’Arte Moderna del capoluogo subalpino ospita dal mese ottobre una splendida rassegna dedicata a Monet (quaranta capolavori provenienti dal Musée d’Orsay) che si fregia di essere la mostra più visitata d’Italia, avendo superato il numero di 152 mila visitatori prima ancora dell’avvento delle festività natalizie.
Promossa dal Comune di Torino – Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e organizzata dal Centre Pompidou di Parigi, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group, la mostra Matisse e il suo tempo sarà visitabile a Palazzo Chiablese di Torino dal 12 dicembre 2015 al 15 maggio 2016.
Info e prenotazioni: Tel. +39 011.0240113 ; www.mostramatisse.it ; Hashtag: #matissetorino
Immagini:
Henri Matisse, Autoritratto, 1900
Olio su tela, 55×46 cm
Collection Centre Pompidou, Paris Musée
national d’art moderne – Centre de création
industrielle
Photo : © Centre Pompidou, MNAMCCI/
Philippe Migeat/Dist. RMN-GP
© Succession H. Matisse by SIAE 2015
Henri Matisse, Lorette con tazza di caffè, 1917
Olio su tela, 91×148 cm
Collection Centre Pompidou, Paris Musée
national d’art moderne – Centre de création
industrielle
Photo : © Centre Pompidou, MNAMCCI/
Philippe Migeat/Dist. RMN-GP
© Succession H. Matisse by SIAE 2015
Henri Matisse, Natura morta con credenza verde, 1928
Olio su tela, 81,5×100 cm
Collection Centre Pompidou, Paris Musée
national d’art moderne – Centre de création
industrielle
Photo : © Centre Pompidou, MNAMCCI/
Philippe Migeat/Dist. RMN-GP
© Succession H. Matisse by SIAE 2015
Henri Matisse, Jazz, tavola VIII: Icaro, 1947
Serie di venti tavole colorate realizzate con la
tecnica dello stampino, 42,5×65,5 cm
Collection Centre Pompidou, Paris Musée
national d’art moderne – Centre de création
industrielle
Photo : © Centre Pompidou, MNAM-CCI/
Georges Meguerditchian/Dist. RMN-GP
© Succession H. Matisse by SIAE 2015