Site icon 5W Magazine

#SAPEVATELO…WEBETE

 

Neologismo recentissimo coniato dal giornalista Enrico Mentana che, unendo le parole web ed ebete, ci ha messo a disposizione su Facebook un sostantivo (“Lei è un webete!”) per definire coloro che abusano della Rete inserendovi minacce, insulti, commenti ineducati e volgarità varie dirette contro coloro di cui non si condivide il pensiero/commento postato sui vari social blog.

Qualche specialista della nostra lingua si domanda se la nuova parola durerà negli anni: presto per dirlo. Ogni anno, mediamente, nascono migliaia di neologismi fra lessicali e semantici (significati nuovi attribuiti a termini già esistenti). La loro sorte, come detto, è legata all’attualità ma anche alle mode; per esempio: di 12 nuovi composti con «acchiappa-» partoriti tra la fine del 1987 e la prima metà del 1990 (Augusta Forconi Dizionario delle nuove parole italiane, SugarCo, 1990), ne sono sopravvissuti tre o quattro. Per dire: cosa resterà di «petaloso» lodato dalla Crusca? O del televisivo «inzupposo» dei cornetti di Banderas?

“Webete”, certo, a differenza di molti altri neologismi, ha dalla sua la viralità e l’energia della Rete. Noi, nati a metà del secolo scorso, per rivolgerci agli stessi soggetti webeti indicati da Mentana continuiamo a preferire il classico “pitecantropo”, eventualmente la sua evoluzione “antropopiteco”. Se proprio vogliamo essere feroci, il clinico “oligofrenico fenilpiruvico”.

 

Èbete

Dal lat. hebĕte(m) ‘spuntato, ottuso’, quindi ‘sciocco’. Che, chi è ottuso di mente; idiota, imbecille (Dizionario Garzanti).

Web

In inglese vuol dire “ragnatela”. Si usa per indicare, abbreviando World Wide Web (“rete di grandezza mondiale”), tutte le risorse di Internet che possono essere raggiunte con il protocollo HTTP (Hypertext Transport Protocol).

Exit mobile version