I Musei di Anatomia Umana e della Frutta di Torino hanno appena festeggiato i dieci anni dalla loro riapertura al pubblico e per l’occasione sono state inaugurate due mostre fotografiche: “Artifici Anatomici” di Roberto Goffi e “Verosimiglianze” di Mimmo Jodice.
Attualmente allestiti nel Polo museale scientifico di corso Massimo d’Azeglio 52, i due musei (e le relative mostre temporanee) si possono visitare tutti i giorni (tranne la domenica) dalle 10 alle 18. Il Polo, che ha sede nel Palazzo degli Istituti Anatomici, è attualmente costituito da due Musei universitari, di cui uno è appunto quello di Anatomia Umana intitolato a “Luigi Rolando” (l’altro è quello di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso”) e dal Museo della Frutta “Francesco Garnier Valletti” della Città di Torino.
Nel suo insieme, questa realtà cittadina, ha il merito di poter offrire una visione articolata e complessa del positivismo scientifico che, tra fine ‘800 e inizi ‘900, ha avuto in Torino un centro propulsivo su scala nazionale.
Ma veniamo alle mostre. “Artifici anatomici” è incentrata su elaborati fotografici ispirati al Museo di Anatomia Umana, realizzati con antiche gelatine argentiche, stese su carte acquerello, in grado di trasmettere tutto il fascino di un allestimento che ha mantenuto il suo assetto ottocentesco praticamente intatto, grazie ad un restauro conservativo molto rispettoso dei criteri ottocenteschi.
“Di fronte all’inquieto mondo racchiuso nelle teche del Museo, il primo desiderio che si affaccia alla mente” –spiega Roberto Goffi “riguarda la possibilità di portare al limite le potenzialità visive dei reperti, cavalcando la sottile lama di rasoio che separa, tagliandoli, i territori della rappresentazione esatta e documentale da quelli del sogno, per alcuni addirittura dal mondo degli incubi”.
Il Museo espone infatti modelli di parti anatomiche realizzate in legno e cera, risalenti anche al 1700, che mostrano viscere, nervi, bulbi oculari, scheletri etc…
“Verosimiglianze” ripropone, invece, attraverso inquadrature e tagli di luce assai particolari, buona parte della collezione pomologica del Museo della Frutta. Questo piccolo e molto particolare Museo conta migliaia di “frutti artificiali plastici” modellati, a fine ‘800, da Francesco Garnier Valletti (eccentrico artista e scienziato), con una tale maestria da renderli indistinguibili rispetto a quelli reali. Le mostre si potranno visitare fino al 18 aprile.
Ulteriori info e il calendario delle iniziative relative alle celebrazioni di questo anniversario si possono consultare sui siti www.unito.it – eventi o www.museoanatomia.unito.it – attività