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L’ISOLA IN COLLINA

Ricaldone, piccolo paese dell’acquese dove il vino regna sovrano e costituisce il motore dell’economia locale, ogni anno onora e commemora la figura indimenticabile di Luigi Tenco.

Quest’anno poi, ricorre il cinquantenario della tragica fine di uno dei cantanti-poeti più rappresentativi della musica italiana.

E non poteva essere un’edizione qualunque quella del 2017, con registrava in scaletta, un cantante di spicco come Gino Paoli, la cui performance ha regalato momenti di grande commozione, davanti ad una platea gremita in ogni ordine di posti.

La cornice non era da meno, complice una magnifica serata di fine luglio, nel bel mezzo di uno scenario monferrino ricco di vigneti DOC, incastonato in una tra le più belle zone di tutto il panorama vitato piemontese, dichiarato a ragione Patrimonio Unesco.

E così, ringraziando doverosamente gli organizzatori e gli sponsor dell’iniziativa, che ormai da 25 anni promuovono con professionalità e abnegazione la memoria di uno dei più grandi talenti musicali italiani, si è articolata la manifestazione, consolidandola come uno dei più importanti appuntamenti culturali nazionali di mezza estate.

Personalmente “L’isola in Collina”, chissà perché, inevitabilmente evoca in tanti anche il langarolo Cesare Pavese. Qui non c’è solo il genio di Tenco, la sua tomba, i suoi versi così semplici e pieni di significati e contenuti, da diventare classici indimenticabili, qui si rivive e si respira, sotto le stelle, nei profumi delle viti e della terra, l’anima e il romanticismo, a volte difficile da vivere, ma foriero di grandi e profondi sensi di appartenenza, dei contenuti intrinseci dell’essere contadini.

Tenco nella sua indimenticabile “Ciao Amore Ciao”, condensa, sintetizzandola armoniosamente, l’essenza della realtà e degli atteggiamenti dell’esistenza contadina e della voglia di vedere e “sentire” con tutti i sensi le cose del mondo e allo stesso tempo il legame invisibile e fortissimo della natura, della terra e dell’amore.

Riporto il testo perché per chi scrive, non è solo una canzone, è molto, molto di più:

La solita strada, bianca come il sale
il grano da crescere, i campi da arare.
Guardare ogni giorno
se piove o c’è il sole,
per saper se domani

si vive o si muore
e un bel giorno dire basta e andare via.
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao.
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao.
Andare via lontano
a cercare un altro mondo
dire addio al cortile,
andarsene sognando.
E poi mille strade grigie come il fumo
in un mondo di luci sentirsi nessuno.
Saltare cent’anni in un giorno solo,
dai carri dei campi
agli aerei nel cielo.
E non capirci niente e aver voglia di tornare da te.
Ciao amore, …

Non saper fare niente in un mondo che sa tutto
e non avere un soldo nemmeno per tornare.
Ciao amore, …
Anche in Vita Familiare, in Lontano Lontano, in Un Giorno dopo l’altro, c’è tutta “L’Isola in Collina”, le sue variegate emozioni e la soddisfazione di poter dire: c’ero anch’io a viverla oggi.

L’Associazione “Luigi Tenco Ricaldone” ha onorato il cinquantenario della morte del cantante con un’organizzazione eccellente. I gruppi musicali Marlene Kuntz e Lo Straniero, hanno onorato la kermesse di musica d’autore che ha visto avvicendarsi sul palco della cantina Tre Secoli, nomi prestigiosi di risonanza non solo nazionale, come: Francesco De Gregori, Ivano Fossati, Edoardo Bennato, Vecchioni, Samuele Bersani, Jannacci, Finardi, i Negrita, Silvestri, e Ruggeri, tanto per segnalarne alcuni.

L’edizione 2017, svoltasi il 21 e 22 luglio, patrocinata dal Comune e dalla Regione Piemonte con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e Fondazione Piemonte dal Vivo, è stata certamente una delle più interessanti e seguite rassegne nazionali di musica d’autore, senza mai perdere i preziosi sentimenti dei contenuti che hanno fatto immenso il genio di Luigi Tenco.

Foto di Cesare Galeazzi

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