Cala il sipario sulle vacanze e per rincuorarci abbiamo bisogno di far sventolare godibili bandierine sul nostro orizzonte. Ottimi spunti per riconciliarsi con la ripresa della routine li offrono le nostre città d’arte, che con l’arrivo dell’autunno svelano vernissages prestigiosi. Anche solo una scappata emozionale di un paio di giorni nel mondo dell’arte può essere “terapeutica” per la riimmettersi nella vita reale post vacanziera.
Fra le notevoli proposte autunnali milanesi segnaliamo la mostra Picasso Metamorfosi, in
programma dal 18 ottobre al 17 febbraio 2019 a Palazzo Reale. L’esposizione, dedicata al rapporto multiforme e fecondo che il genio spagnolo ha sviluppato con il mito e l’antichità, presenta circa 200 opere tra lavori di Picasso e opere d’arte antica alle quali il grande Maestro si è ispirato. La tappa milanese della mostra fa parte della grande rassegna europea triennale Picasso-Méditerranée, promossa dal Musée Picasso di Parigi con altre istituzioni internazionali.
Ve li ricordate Caballero e Carmencita? E l’ippopotamo azzurro Pippo? Bisogna avere una certa età, ma per chi c’era ai tempi di Carosello questi personaggi nati dalla geniale matita di Armando Testa sono mitici. Proprio all’immensa creatività del pubblicitario torinese è dedicata l’antologica tra arte e pubblicità che sarà visitabile nella sua città natale, nelle Sale Chiablese, dal 25 ottobre al 6 gennaio 2019. Oltre cento opere tra manifesti, disegni, video, dipinti, sculture, fotografie e oggetti di design racconteranno il mondo di uno dei maggiori creativi italiani del Novecento
Il Palazzo dei Diamanti di Ferrara rende omaggio a Gustave Courbet con un’importante retrospettiva che racconta il percorso del grande maestro francese approfondendo, in particolare, la sua ampia produzione di paesaggi e il suo singolare rapporto con la natura. L’esposizione Courbet e la natura, che inaugura il 22 settembre, presenta una cinquantina di tele (provenienti dai più importanti musei internazionali) di quest’artista, genio indiscusso dell’Ottocento, guardato come un maestro dagli impressionisti e venerato da Cézanne.
Per i 500 anni dalla nascita del Tintoretto, che si celebreranno nel 2019, Venezia ha scelto di dedicare un grande evento espositivo al Maestro che più l’ha “segnata” con il marchio inconfondibile del suo genio.
Dal 7 settembre al 6 gennaio, la mostra Tintoretto 1519-1594 ripercorrerà tutte le tappe della produzione artistica di questo “gigante” della pittura europea del XVI secolo, permettendo di riscoprire la pittura visionaria, audace e per nulla convenzionale di Jacopo Robusti che, figlio di un tintore, seppe sfidare, sbalordendo e innovando, la tradizione consolidata incarnata da Tiziano.
Attesissima, ha aperto il 5 settembre la mostra Marc Chagall come nella pittura, così nella poesia, allestita al Palazzo della Ragione, monumento medievale che sorge nel cuore della città di Mantova. La mostra è dedicata al pittore che insieme a Picasso e Robert Delaunay ha forse ispirato il maggior numero di poeti, scrittori e critici militanti del Novecento. Esposte oltre 130 opere, tra cui il ciclo completo dei 7 teleri dipinti da Chagall nel 1920 per il Teatro ebraico da camera di Mosca: opere straordinarie che rappresentano il momento più rivoluzionario e meno nostalgico del suo percorso artistico.
Infine, nella Capitale, il Complesso del Vittoriano ospiterà due grandi appuntamenti. Il 3 ottobre inaugurerà la mostra dedicata al genio della Pop Art Andy Warhol. 170 opere per riassumere l’incredibile vita di un artista che ha cambiato per sempre i connotati non solo del mondo dell’arte ma anche della musica, del cinema e della moda, attraverso un percorso inedito e originale che ha stravolto radicalmente qualunque definizione estetica precedente.
Seguirà, da mercoledì 10 ottobre l’esposizione Pollock e la scuola di New York. L’esposizione presenta uno dei nuclei della collezione del Whitney Museum di New York. Quindi, come già il titolo della mostra suggerisce, non solo Pollock, nome cardine dell’action painting, ma anche altri artisti come Mark Rothko, Willem de Kooning e Franz Kline.