AMERICANATA

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Cito il dizionario Garzanti: “americanata (spreg.) azione, comportamento caratterizzati da un gusto ingenuo di grandiosità e di esibizione, quale si suole attribuire agli americani”. Per il vero, americanata oggi è parola desueta. Era linguaggio corrente negli anni della ricostruzione postbellica, quella raccontata con maestria da Aldo Cazzullo nel suo ultimo libro “Giuro che non avrò più fame” (leggetelo, ne vale la pena, credete!), quando sugli schermi cinematografici e nelle pagine dei nostri rotocalchi comparivano medicine elettrodomestici telefoni bevande e automobili da noi allora giudicati frutto della fantasia yankee. E anche fatti. Per un decennio abbondante noi italiani abbiamo detto “un’americanata!” qualsiasi cosa che, proveniente dall’altra parte dell’oceano, portasse con sé una inesplicabile miscela di incredulità e stupore. Un po’ come questa, se vogliamo, accaduta veramente, invece.

Cincinnati, Ohio, agosto 2018. I medici che hanno in cura Brody Allen, di due anni, malato di tumore al cervello e alla spina dorsale, gli prospettano solo poco più di un mese di sopravvivenza. Appresa la notizia, l’intera comunità ha deciso di anticipare la ricorrenza per regalargli giorni indimenticabili decidendo di festeggiare con lui un Natale speciale. Così, luminarie stradali hanno addobbato alberi e case, le classiche corone dell’avvento sono state appese sulle porte. Sopra tutto, sono state spostate in avanti le lancette del tempo. Biglietti d’auguri e regali hanno incominciato ad arrivargli da subito, amorevole anticipo di tutti i Natali che Brody non potrà festeggiare.

Un’americanata odierna, direte. Certo, gli elementi ci sono tutti: azione da… americani, impresa eccentrica, sorprendente, esagerata e talvolta un po’ pacchiana, in base all’immagine stereotipata dei modi e delle manifestazioni in uso negli Stati Uniti d’America (Treccani).

Se invece per una volta la accettassimo come storytelling di una generosità collettiva di cui stiamo progressivamente perdendo memoria e attitudine? No? Allora consideriamolo almeno uno dei racconti che scaldano il cuore. Anche questi, qui da noi benaltristi strutturali, si allontanano nel tempo.

 

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