Dalla passione e dalla lungimiranza di Renzo Marcato nasce nel 2016 Abile Job, la prima azienda italiana che si occupa di mettere in relazione imprese e persone, per facilitare l’inserimento lavorativo delle persone appartenenti alle categorie protette, quei lavoratori che le aziende solitamente assumono per obbligo. Senza valutare che oltre a essere un obbligo possono diventare una risorsa.
Renzo Marcato, che arriva da una lunga esperienza lavorativa in L’Oréal, in ambito Risorse
Abile Job ad oggi ha inserito persone con differenti tipi di disabilità, lavorando a braccetto con diverse aziende: da CNH Industrial a Fling tiger, da Erre Tecnology a Eurofork, da Leroy Merlin a C.D.C.
Lavoriamo su più fronti, prosegue Marcato: «Analisi, delle esigenze dell’azienda, del contesto, dei valori aziendali ma anche delle esigenze del lavoratore, delle sue necessità e competenze. Selezione e per finire inserimento, con formazione del lavoratore ma anche dell’azienda sulla disabilità, monitoraggio e valutazione dei risultati. Insomma, un grosso lavoro e una sfida importante che però, quando va a buon fine, porta grandi soddisfazioni. Per noi, per l’azienda e per il lavoratore».
Le storie di successo di Abile Job
Alessandro Sarpa, sordo, è stato inserito come apprendista programmatore in Allium Tech con grande soddisfazione per lui e per l’azienda, come ricorda Emanuele Rivoira, amministratore delegato: «In azienda il tempo è denaro e noi non abbiamo le risorse da affiancare a un inserimento. Con Abile Job c’è stata un’ottima sintonia e in Alessandro abbiamo trovato la risorsa che cercavamo, lui studia ancora, all’Università, speriamo che una volta laureato resti con noi».
Chiara Bortolin, ipovedente, ha iniziato il lavoro proprio come HR in Erre Tecnology e racconta: «Io lavoro in questa azienda perché possiedo le giuste competenze, non per la mia disabilità. Sono innanzitutto un lavoratore. Ma non sempre è facile far passare questo concetto. Sono felice che grazie ad Abile Job sia io che l’azienda abbiamo trovato ciò che cercavamo».