In Norvegia, lungo la costa, il Natale viene festeggiato cucinando le ricchezze del mare. Al sud uno dei piatti più usuali della Vigilia di Natale è il merluzzo, preferibilmente servito con la salsa al burro di Sandefjord, carote e patate. La tradizione più antica del Natale norvegese è però il lutefisk, una specialità che risale al XV secolo. È preparato con stoccafisso ammollato nella soda caustica (“lut”). Ogni anno a dicembre vengono consumate dai norvegesi più di 750 tonnellate di questa specialità unica. In reltà questo è un piatto popolare anche nelle zone degli Stati Uniti con il maggior numero di discendenti norvegesi, come il Minnesota e il Wisconsin.
Come il lutefisk, il rakfisk si apprezza col tempo. Si tratta di un piatto a base di trota salata, che deve essere fermentata per due o tre mesi e poi viene servita cruda, dentro sottili rotoli di pane o di crosta di patate, con panna acida e cipolle. A Bergen, la seconda città più grande della Norvegia e porta d’accesso ai Fiordi, si serve il persetorsk, merluzzo zuccherato, salato, e pressato.
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