L’ISOLA D’ELBA E’ PRONTA A CELEBRARE NAPOLEONE

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Per i 200 anni dalla morte di Napoleone, gli operatori dell’Isola d’Elba stanno lavorando sul palinsesto 2021 per celebrare il suo ospite più illustre: Napoleone Bonaparte.

Elba island

Nell’attesa dell’arrivo del nuovo anno e nella speranza di lasciarci alle spalle un periodo terribile, scopriamo insieme alcune curiosità riguardanti l’Imperatore al tempo del suo esilio sull’Isola.

Partiamo dalle sue notti insonni: si dice che il generale francese dormisse non più di 4 ore. Così, da studioso e pensatore quale era, sfruttava il tempo rubato al sonno in compagnia della sua mente. Per garantirsi la massima concentrazione, fece in modo di organizzare in quasi tutte le città lungo il percorso dei suoi spostamenti, una dimora che fosse punto di riferimento e oasi di quiete.

Così fece anche all’Elba. Individuò nella Palazzina dei Mulini la sua principale residenza. La villa, che fa parte del sistema difensivo delle fortezze medicee, è collocata tra il Forte Falcone e il Forte della Stella ed è così chiamata per l’antica presenza nel luogo di alcuni mulini a vento. Pare che  Napoleone trascorresse molte delle sue notti nel giardino, passeggiando e meditando una nuova rivincita. Come residenza estiva, invece, fece riadattare villa San Martino, nell’entroterra dell’isola. La dimora avrebbe dovuto essere il nido d’amore da condividere con la moglie Maria Luisa, che però non lo raggiunse mai.

La passione di Napoleone per i vini si tradusse durante il suo soggiorno all’Isola d’Elba in un progetto ambizioso: la realizzazione di un’azienda vitivinicola e di una riserva di caccia intorno a San Martino. Fu qui che fece impiantare diversi vitigni, immaginando anche due etichette: il rosso Côte de Rio, ispirato al colore rosso delle montagne ricche di minerali e il bianco Monte Giove, che richiamava il granito dell’omonima cima, calcolando con precisione -confermata dalla vendemmia del 1815 (che non riuscì a vedere)- quanti barili avrebbe ottenuto.

Il soggiorno di Napoleone all’Isola d’Elba ha ispirato numerosi racconti popolari tramandati per generazioni. Tra questi, la leggenda della Vantina.

Si narra che le troppe tasse imposte dall’imperatore in esilio, furono la causa di una sommossa a Capoliveri che spinse Napoleone a schierare le sue truppe e una batteria di cannoni da dodici libbre con l’intento di radere al suolo la roccaforte della località. Il popolo intravide una sola possibilità per salvarsi: trattare. Lo fece affidando l’arduo compito alla giovane Vantina, bellissima figlia di mastro Vantini, alla quale bastò uno sguardo per fare breccia nel cuore di Napoleone che decise di ritirare i suoi soldati risparmiando Capoliveri e i suoi abitanti.

L’archivio di Stato di Portoferraio, tra i molti documenti, conserva il passaporto con cui viaggiò sotto mentite spoglie Maria Letizia Ramolino, la madre di Napoleone Bonaparte, nobildonna italiana della Corsica, nota come “Madame Mère”. La mattina del 2 agosto 1814, all’età di 65 anni, con il falso nome di Madame De Pont, Madame Mère saliva sul ponte del brick inglese Grasshoper ancorato a Livorno per raggiungere l’Elba trasportata dalla volontà di sostenere fino all’ultimo il figlio in difficoltà.

Tutte le informazioni si trovano sul sito www.visitelba.info

immagini ©R.Ridi

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