In occasione del 2 giugno scorso, 75° anniversario della nascita della nostra Repubblica, si sono riaccese sui media e nella pubblicistica editoriale le polemiche sulla correttezza del voto: nel 1946 12,7 milioni di italiani – e di italiane chiamate per la prima volta alle urne – scelsero la Repubblica, contro i 10,7 dichiaratisi a favore della monarchia sabauda. Non entriamo nel dibattito. Più interessante ci pare commentare un paio di notizie relative alla “eredità” di monarchie regnanti nell’Italia non ancora unita. Parliamo di eredità architettoniche, due palazzi reali restaurati e oggi riaperti al pubblico dei turisti e dei visitatori. Uno è un’icona del tardo-barocco, la Palazzina di caccia di Stupinigi, residenza sabauda per la caccia e le feste progettata da Juvarra (1729) su incarico di Amedeo II. L’altro è la Villa reale di Monza, gioiello architettonico realizzato nel 1777 dal Piermarini, usata al tempo dall’arciduca Ferdinando d’Asburgo figlio dell’imperatrice Maria Teresa.
Sono due siti monumentali, la Palazzina di caccia e la Villa reale, che danno vita ad interessanti proposte turistiche di due regioni, Piemonte e Lombardia, che la pandemia ha pesantemente danneggiato nel settore; secondo l’Osservatorio turistico regionale in Piemonte nel 2020 il movimento turistico ha conosciuto una forte contrazione: – 67% di arrivi e – 63% di pernottamenti stranieri, – 53% di arrivi e – 48% di presenze del mercato italiano. La Lombardia nello stesso periodo dichiara una perdita stimata di circa 927 milioni di euro. In verità, quelle di cui parliamo potrebbero essere giudicate proposte per un turismo “raffinato”. Ma sono per loro natura flessibili: adatte a eventi musicali, artistici, culturali, non trascurano l’aspetto ludico-estetico generale dell’offerta turistica; i pregevoli, sontuosi parchi che arricchiscono entrambe le costruzioni sono cornice preziosa degli edifici e meritano anch’essi visite, non solo di appassionati.
Inoltre, elemento tutt’altro che trascurabile, le due proposte turistico-culturali sono messaggi iconici nella “cassetta degli strumenti” del marketing per il turismo: immagine del territorio, promozione, informazione generale ne traggono vantaggio. Come sempre nel settore, è l’intera filiera turistica a beneficiarne. Dati i tempi di…magra, con sollievo di molti.
Ricordiamo che a Torino, di Juvarra “primo architetto” della corte, oltre all’ampliamento urbanistico della città verso occidente si ammirano anche la Basilica di Superga, le chiese di Santa Cristina e quella del Carmine.
Del Piermarini, oltre al rinnovamento architettonico della città di Milano e alla già citata Villa di Monza, sono celebri il Progetto per il Teatro alla Scala della città di Milano (1776-78) e il Progetto urbanistico per i giardini pubblici presso la Porta Orientale a Milano, del 1783.
Altrettante proposte turistiche da non trascurare.