Tra gioco e arte c’è una stretta relazione. Quest’ultima infatti sottende spesso un aspetto ludico. Il gioco al contrario può essere uno strumento educativo e di aggregazione oppure un’espressione artistica e un mezzo per tramandare la memoria. A dimostrarlo è l’esposizione “Giocare a regola d’arte”, che si inaugura mercoledì 27 ottobre alle 18,30 al Museo della Ceramica di Mondovì, che dedica sei sezioni e alcuni focus al gioco in ogni sua sfumatura.
L’iniziativa rappresenta la tappa centrale di un più ampio progetto curato da Ermanno Tedeschi per dare rilievo anche alla relazione tra attività ludica e arte.
Numerose opere che trattano il tema del gioco utilizzando varie tecniche – tra cui, in particolare, la ceramica – saranno, infatti, parte integrante dell’allestimento. Grandi e piccini saranno così coinvolti in un percorso interattivo tra giocattoli d’epoca, opere d’arte, libri e fumetti, per scoprire tanti modi differenti con cui potersi divertire, ma anche per imparare, ad esempio, come apprezzare un gioco in tutti i suoi aspetti.
Tra le sezioni più rappresentative, ci sono quelle dedicate ai “giochi di ruolo” e alla storia del chiodino Quercetti.
La prima prende spunto da una ceramica Essevi del 1935 raffigurante la bella lavanderina ed è incentrata su una serie di oggetti rari provenienti dal Musli di Torino (il quale collabora all’iniziativa) come, ad esempio, un lavatoio giocattolo di fine ‘800, perfettamente funzionante, usato all’epoca dalle bambine in previsione delle loro mansioni future.
La seconda invece prende le mosse dallo storico Coloredo per arrivare al più recente Pixel Art per consentire ai visitatori – muniti di chiodini colorati – di riprodurre l’immagine del gallo, simbolo di Mondovì e del Museo stesso. L’immagine, di grandi dimensioni, sarà composta man mano da ogni visitatore che visiterà la mostra e che sarà quindi partecipe di un’opera collettiva.
L’esposizione si può visitare fino al 20 febbraio, con orario: venerdì e sabato dalle 15 alle 18 e domenica dalle 10 alle 18 e comprende anche un allestimento distaccato nel Museo storico Reale Mutua di Torino. Informazioni anche riguardo alle proposte laboratoriali, telefonando al numero 0174.330358