Era il 1869 quando un’importante opera ingegneristica destinata a ridurre la circumnavigazione dell’Africa veniva inaugurata: il Canale artificiale navigabile di Suez, tra il Mar Rosso e Porto Said sul mar Mediterraneo. Per festeggiare sontuosamente l’occasione il khedivè d’Egitto Ismail Pascià, detto anche Ismail il Magnifico, commissionò un inno al più celebre compositore di musica lirica italiano dell’epoca: Giuseppe Verdi. Fu così che il 24 dicembre 1871 Aida, opera in quattro atti, ebbe il suo debutto al Cairo. In Italia la premiere sarebbe giunta alla Scala due mesi più tardi. Quella, per Giuseppe Verdi, fu la «vera prima».
Col titolo «Aida figlia di due mondi», dal 17 marzo al 5 giugno una inedita mostra di documenti sulla celebre opera del maestro di Busseto viene ospitata dal Museo Egizio di Torino, sede e occasione culturale per parlare di “quell’Egitto”, come sottolinea la presidente Evelina Christillin.
Il catalogo della mostra raccoglie oltre 40 autori di tutte le nazionalità, Turchia ed Egitto incluse. Racconta la genesi, il contesto storico e le relazioni che hanno accompagnato la nascita dell’opera verdiana, un capolavoro frutto del dialogo fra due mondi, Europa ed Egitto, sottolineando il legame fra le due sponde opposte del Mediterraneo ed è parte di un più ampio progetto transmediale ricco di appuntamenti sviluppati in collaborazione con partner che hanno reso possibile l’ampliamento di una esperienza innovativa che mette in connessione musica, immagini, architettura, cinema, dialoghi e archivi storici, podcast, video e visite guidate: Teatro Regio, Archivio Ricordi, Istituto Nazionale di Studi Verdiani, l’Università di Torino, Aiace, Museo del Cinema, Biblioteca Braidense, Circolo dei Lettori, Libreria Gilibert.
Museo Egizio Via dell’Accademia delle Scienze 6
Orari: 09:00 – 18:30. Ingresso: intero € 15,00 – ridotto € 12,00
Per informazioni: 011 4406903 www.museoegizio.it