E’ nuovamente approdata in libreria, dopo il successo televisivo, la commissaria Lolita Lobosco. Ovviamente con un nuovo caso. Il noto personaggio, nato dalla penna di Gabriella Genisi, è così nuovamente al centro di un giallo pieno di intrighi, contraddizioni e pettegolezzi. Si tratta di “Terrarossa”, recentemente pubblicato dall’editore Sonzogno.
La trama si dipana dal ritrovamento del cadavere della giovane imprenditrice Suni Digioia. Ecologista convinta, Suni gestisce l’azienda agricola “Terrarossa”, difendendo i diritti dei braccianti. E’ famosa, infatti, per il suo impegno sociale contro chiunque sfrutti gli operai che lavorano nei campi.
Il caso vuole che proprio qui, la commissaria stia trascorrendo le vacanze estive. Siamo, infatti, nel pieno di agosto, ma Lolita decide di riprendere servizio per fare chiarezza. Nonostante le apparenze, infatti, abbandona subito la tesi del suicidio.
Sullo sfondo, tra le indagini e le vicende personali della nostra protagonista, c’è anche una Bari quasi irriconoscibile, ma pervasa come ogni estate, dal profumo della salsa di pomodoro.
Lolita dovrà però stavolta cimentarsi, oltre che con le indagini, anche con i suoi problemi di cuore, perché il rapporto con il suo compagno Caruso, bello e misterioso, che un po’ c’è e un po’ fugge da lei, diviene ancora più altalenante.
Due temi non facili, ma molto attuali con cui confrontarsi, dunque per l’Autrice, alle prese con quello che il filosofo Zygmunt Bauman definirebbe un “amore liquido”, ma soprattutto con il tema dello sfruttamento della manodopera.
Il libro è, infatti, una vera e propria denuncia nei confronti del caporalato che in Puglia tiene in schiavitù centinaia di poveri diavoli immigrati dall’Africa in cerca di un lavoro, segregandoli, torturandoli e talvolta uccidendoli nell’indifferenza generale.
Un argomento non facile da trattare, che la Genisi riesce però a portare avanti più che egregiamente, creando al contempo una trama avvincente, senza mai cadere in banali stereotipi.
Ulteriori info su www.sonzogno.it