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MALTA, DOLCEZZA AL MIELE

Malta, nell’immaginario di tutti, è sinonimo di ricchezza ma anche di svago, di vacanza e di bellezze architettoniche oltre che di amenità per lo shopping, sia da bancarella che da boutique, e delle peculiarità artistiche e monumentali, da scoprire poco a poco passeggiando tra le antichità di Medina e della capitale La Valletta.

Conta circa mezzo milione di abitanti.

E’ un isola che dista appena 80 chilometri dalle coste siciliane e circa 300 Km dal Nord Africa, per la precisione 284 dalla Tunisia e 333 dalla Libia.

E’ una meta turistica di primo piano in tutto il bacino del Mediterraneo ma è anche una zona che vanta una posizione strategica molto rilevante negli equilibri governativi internazionali.

Non credo che esista un altro luogo, dove si possa respirare allo stesso tempo storia millenaria, vestigia monumentali e assaporare nelle nuovissime costruzioni, l’opulente ricchezza dei giorni nostri. Monaco forse può essere un competitor, affacciata al mare, con quell’alone monarchico che ne ha fatto la residenza di molti VIP internazionali, ma poi nulla può di fronte alla storia millenaria che vanta l’arcipelago Maltese, con le isole di Gozo e Comino, nel cuore del Mediterraneo.

Il nome Malta deriva probabilmente dalla parola greca “melita”, che significa “dolcezza di miele”.

La plausibile ricostruzione è già di per sé tutto un programma invitante per assaporare le bellezze di questa terra, sia quelle conosciute e propagandate come le fortezze, sia le sue specificità nascoste, accattivanti e affascinanti, che scopri man mano mentre passeggi incuriosito assaporando l’atmosfera del tempo antico e la modernità in cui si inserisce.

La ricchezza si respira a fondo in ogni dove, di fronte alle sedi di quasi tutte le top banche del mondo, rappresentate nella piccola Repubblica Maltese.

A Luqa, all’arrivo all’aeroporto internazionale, ci si rende subito conto delle dimensioni del luogo, piccolo, ma molto ben organizzato e produttivo.

Strada facendo, per arrivare a St. George Bay di St Julian’s, dove avevamo scelto di risiedere per la nostra settimana di vacanza, si attraversano località comunali diverse, ma tanto attaccate l’una all’altra che resta difficile riconoscere dove realmente ci si trova. E’ la stessa cosa che succede come in alcuni segmenti della riviera ligure, dove ad esempio un passo avanti sei nel comune di Pegli, un passo a est nel comune di Sestri Ponente e un passo a ovest sei a Prà e a Voltri.

Così è Saint Julian’s, confinante con Sliema (quercia) e altre località. La zona si è rivelata una piacevolissima sorpresa, alla moda ricca di negozi, centri commerciali e di hotel modernissimi.

Ci siamo sistemati al be-HOTEL, un albergo dove non ho dovuto fare uso del mio inglese arrugginito, ma bensì ho potuto usare il mio orgoglioso italiano, in quanto le ragazze responsabili della reception e la “guest relations manager” erano tutte per la stragrande maggioranza siciliane, con qualificatissime competenze scolastiche maturate in Italia, ma che poi per ragioni di lavoro hanno dovuto trasferirsi all’estero.

Situazione fantastica per noi, ma come al solito, testimonianza negativa per l’esodo fuori dalla madre Patria dei nostri migliori connazionali.

A Saint Julian’s, rimane difficile raccontare o suggerire di vedere questo o quell’altro, non è possibile, bisogna solo avere voglia di camminare tanto al mattino quanto al pomeriggio, e partecipare all’immancabile vita notturna per capire e vedere i tanti volti di una città, soprattutto la sua vitalità pulsante, immersa nella modernità di sfavillanti centri commerciali e numerosissimi locali d’intrattenimento, con arredamenti coreografici davvero affascinanti. Ne è una testimonianza palpitante il Bay Street Shopping Complex e tutti i dintorni.

C’è sempre l’imbarazzo della scelta, dalle passeggiate per shopping vari, alle visite ai siti architettonici e monumentali, alle movide, alla trasgressività.

Nell’albergo dove eravamo sistemati, un sei piani con piscina, il servizio è stato impeccabile, le camere spaziose e dotate di tutti i moderni confort, con un prezzo decisamente introvabile in altre luoghi Europei. Il prezzo medio per un hotel a 3 stelle si aggira su 82 € e per uno a 5 stelle su 213 €.

D’obbligo la visita alla città di Medina e alla capitale La Valletta, dove le vestigia monumentali non solo evidenziano ma raccontano la storia di questo Paese.

Questi luoghi sono stati dominati -come testimoniato i siti storici, le fortezze e i templi megalitici-  dall’avvicendarsi nei secoli dei Fenici, dei Greci e dei Cartaginesi, poi i romani, i mori, anche i Cavalieri di San Giovanni, per arrivare a tempi più recenti con i francesi e infine gli inglesi. Famoso il complesso sotterraneo di camere mortuarie che risale al 4.000 a.C.

Indubbiamente la posizione geografica delle tre isole maltesi, tra Europa e Nord Africa, ha offerto all’arcipelago un’importanza strategica della massima importanza che ancora oggi vanta nella stabilità e nelle conciliazioni dei rapporti internazionali.

La cucina testimonia le varie dominazioni subendo l’arte culinaria delle genti che l’hanno popolata. Le influenze culinarie sono soprattutto italiane e in particolar modo quelle siciliane, poi quelle africane e inglesi. I piatti tipici sono: l’ottima zuppa di pesce aljotta, i  bragioli, involtini di carne cotti nel vino rosso, il  fenek stuffat, piatto tradizionale del coniglio in umido. Spiccano poi i dolci kannoli con ricotta, pezzi di cioccolato e frutta candita, e i pastizzi di pasta sfoglia ripiena di ricotta o di piselli. Il vino è tutto di importazione. Tra le bevande si può degustare lo Kinnie: una bibita analcolica gasata a base di succo d’arancia ed estratti d’erbe.

 

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