A vent’anni dalla mostra di menu al Castello Sforzesco di Milano, in questo 2024 a Roma prenderà vita la più importante esposizione mai dedicata ai menù storici di tutto il mondo. Dal 5 al 7 aprile appuntamento al Garum – Biblioteca e Museo della Cucina, con la mostra “UN MONDO DI MENU: la grande storia a tavola”, con oltre 400 menu storici e contemporanei, alcuni dei quali vere perle rare mai resi visibili al pubblico, provenienti dalle maggiori collezioni private d’Italia e non solo. L’inaugurazione è fissata per le ore 17 di giovedì 4 aprile.
La mostra suggella la collaborazione fra “Menu Associati – associazione internazionale di menu storici” (www.menuassociati.eu) e Garum – Biblioteca e Museo della Cucina della Fondazione Rossano Boscolo Sesillo, collaborazione che la Presidenza della Repubblica ha voluto onorare partecipando all’esposizione con un pannello che ricorda, attraverso i menù, tutti i Presidenti della Repubblica Italiana e i rapporti con le altre Nazioni.
La mostra si articola attraverso 18 pannelli monotematici e si conclude con un pannello aggiuntivo che vuole anticipare l’impegno di Menu Associati e dell’associazione culturale CheftoChef emiliaromagnacuochi a sostegno della candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio dell’Unesco.
Ad accompagnare l’esposizione, un imponente catalogo (di 464 pagine) strumento di conoscenza imperdibile per professionisti del settore, per gourmet e appassionati curiosi, che sfogliandolo ritroveranno tanti episodi (e piatti!) forse dimenticati o comunque da ricordare. La prefazione del catalogo è a firma del Prof. Alberto Capatti, mentre i testi sono di Maurizio Campiverdi, Franco Chiarini, Giulio Fano, Matteo Ghirighini e Roberto Liberi, tutti soci di Menù Associati.
Molti dei menu saranno esposti per la prima volta al mondo, a partire dal più antico menu a stampa conosciuto (1803) fino a menu a noi contemporanei quali quello del Pranzo offerto da Casa Artusi al Presidente Napolitano il 7 gennaio 2011 o quello relativo al viaggio di Papa Francesco a Cuba, per incontrare il patriarca Kirill.
Alla mostra collaborano, quali prestatori o fornendo testi e saggi specifici, tra gli altri: Maurizio Campiverdi, proprietario della più vasta collezione di menu conosciuta e Presidente di Menu Associati, Academia Barilla, Istituto Luigi Sturzo, MAV Fondazione Modena Arti Visive, Casa Artusi, Zeppelin Museum di Friedrichschafen e, eccezionalmente, l’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica.
Nella visione proposta dalla mostra, il menu, oltre che un manufatto spesso di fattura pregevole e artistica e testimone oculare della storia della gastronomia, rappresenta un credibile cronista dell’economia, delle scienze sociali e politiche e della quotidianità a sé contemporanee. Difatti i menu esposti, e ampiamente descritti nel catalogo analitico, sono legati a eventi storici e situazioni particolari quali, ad esempio: le celebrazioni per lo Statuto Albertino (1848)., delle discussa visita di Garibaldi a Londra (1864), la Breccia di Porta Pia e le due Guerre Mondiali, fino ad arrivare alle relazioni diplomatiche del secondo dopoguerra come nel caso del menu della Colazione offerta dal Presidente Cossiga a Michail Gorbaciov all’indomani della caduta del Muro di Berlino. Ad essi si affiancano menu che ci raccontano le ultime ore del Titanic, le grandi imprese di Amelia Earhart e Charles Lindbergh, Umberto Nobile e Francesco De Pinedo. Dal primo pranzo di Hitler e Mussolini (1934) e quelli di Castro e Kennedy correlati al periodo delle nazionalizzazioni cubane, a quelli legati alle celebrazioni per il matrimonio di Carlo e Diana, William e Kate, passando per le incoronazioni di Elisabetta II e di Nicola II, l’ultimo Zar.
Ma anche menu collegati alle celebrazioni e alle inaugurazioni del Canale di Panama e della Tour Eiffel; menu stampati su supporti speciali come seta e porcellana spesso preparati da grandi artisti quali Alphonse Mucha; i menu delle grandi Expo, straordinarie occasioni d’incontro e di scambio per i popoli della Terra: dall’expo del Crystal Palace del 1851 a Milano 2015, passando per la grande Expo parigina del 1900. E ancora: menu celebrativi dei grandi eventi sportivi, dai primi Tour de France al Touring Club Italiano, dalle Olimpiadi del 1936 al Primo Giro Aereo d’Italia.
La mostra sarà aperta da venerdì 5 a domenica 7 aprile dalle 10 alle 18 con orario continuato. Ingresso gratuito.