D-day: sbarcati in Lombardia! Anche quest’anno il 6 giugno si celebra la ricorrenza di un evento accaduto ottanta anni fa, quando in Europa un esercito di oltre 156 mila soldati americani, inglesi, canadesi, francesi, polacchi, belgi, cecoslovacchi, olandesi, norvegesi, lussemburghesi, greci, neozelandesi e australiani nella fase finale del secondo conflitto mondiale si riversò a ondate sulle spiagge individuate dall’Alto Comando alleato da cui muovere contro il comune nemico tedesco.
Col rilievo giornalistico che siffatta notizia meritava, lo “sbarco in Lombardia” è stato divulgato dalle principali emittenti televisive. L’ilarità suscitata è stata corale. Accompagnato da cachinni, lo svarione giornalistico (indulgenti lo chiamiamo così, apparteniamo alla stessa categoria) è rimbalzato sulla maggioranza dei social media in una forma di incredulo stupore.
Commesso da “operatori dell’informazione”, confondere la Normandia (nord della Francia, affaccio sulla Manica) con la Lombardia (nord dell’Italia, coronata dalle Alpi, è un delitto che grida vendetta al cospetto di Dio.
Quanto agli sbarcati, ricorrere alla trasmissione tv “Chi l’ha visto”. Magari…