La Polonia è nota per le attrazioni naturali, per le bellezze storico-artistiche, per le sue cittadine eleganti, per i suoi boschi fitti e i suoi incantevoli castelli.
Esiste però anche una Polonia meno conosciuta, che nasconde luoghi insoliti che hanno solleticato la nostra curiosità.
Un primo esempio è la Foresta storta, “Krzywy las”, così chiamata perché gli alberi di questa foresta alla base del tronco sono ricurvi a forma di “J”, tutti dallo stesso lato. Al primo impatto, entrando nel bosco, sembra di essere protagonisti di una fiaba dei fratelli Grimm. La causa della curvatura non è chiara. Potrebbe essere dovuta a una tempesta di neve che ha colpito la foresta quando gli alberi erano ancora giovani. Oppure, potrebbe esser stata causata da una tecnica di silvicoltura utilizzata per creare alberi dalla forma specifica. Ma a prescindere dalla motivazione, l’intera foresta è un luogo dall’atmosfera surreale, con 400 pini curvi, disposti su 22 file e distribuiti su una superficie di circa 16 ettari. Questo luogo affascinante è situato nei sobborghi di Gryfin, nella Pomerania occidentale.
Se la Foresta è storta, in Polonia troviamo la Casa storta e la Casa al contrario!
La Casa storta, Krzywy Domek, si trova a Sopot, in Pomerania. È un edificio commerciale e residenziale completato nel 2004 e noto per la sua facciata che ricorda un libro di fiabe. Un capolavoro dell’architettura eclettica postmoderna.
Nella regione Casciubia si può vedere la Casa alla rovescia, conosciuta come Dom Do Gory Nogami. È un’attrazione turistica progettata da Daniel Czapiewski e completata nel 2007, una replica di una tipica abitazione polacca, ma costruita completamente sottosopra. Il tetto poggia sul terreno, mentre le fondamenta sono in alto. Anche l’interno della casa è arredato in modo capovolto, con mobili e suppellettili attaccati al soffitto, con delle decorazioni in stile realistico-socialista. L’intenzione dell’architetto è stata quella di creare un’esperienza insolita, facendo provare un senso di disorientamento e divertimento allo stesso tempo, ma portando i visitatori a osservare il mondo da una prospettiva diversa.
Un’ultima attrattiva insolita la troviamo nella località di Czermna, Bassa Slesia, ed è una piccola cappella decorata con i teschi e le ossa di circa 3.000 persone disposti in vari motivi. La Cappella dei Teschi (nota anche come la “Chiesa della Morte”) fu costruita nel 1776 come luogo di meditazione sulla morte e sulla mortalità, dopo la grande epidemia di vaiolo che colpì l’Europa. Si tratta di una costruzione davvero bizzarra e inquietante. Oltre ai teschi, che oggi costituiscono le pareti della costruzione, compaiono alle pareti anche diversi affreschi che raffigurano scene di morte e giudizio.
Informazioni: www.polonia.travel/it